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Dove vivere? Il problema della casa

Trovare casa a Padova sta diventando sempre più difficile con il passare degli anni: i prezzi medi delle case sono alle stelle e le residenze pubbliche non hanno abbastanza alloggi per tuttɜ coloro che ne avrebbero diritto. Oltre all’aumento dei prezzi, sono sempre più numerose truffe e discriminazioni, soprattutto nei confronti di studentɜ internazionali o erasmus. Non aiuta il costante aumento di iscrittɜ a Unipd e l’incremento dell’uso sregolato di servizi come AirBnb, i quali favoriscono affitti brevi e canoni più elevati. 

Fin da subito ci siamo mossɜ per denunciare l’emergenza abitativa e arginare le difficoltà dellɜ studentɜ. Grazie alla nostra campagna “Homeless Students” nel 2021 siamo riuscitɜ a ottenere un rimborso per coloro che avevano soggiornato in B&B ed hotel.

L’anno scorso insieme al Comune, all’Università, all’ESU e alle parti sociali, tra cui il Sindacato dei Pensionati Italiani, abbiamo ottenuto la realizzazione del progetto di coabitazione intergenerazionale, che mette in contatto persone con stanze libere in casa, disposte a metterle in affitto a costi agevolati, e studentɜ in cerca di alloggio. Inoltre anni fa a Padova abbiamo ottenuto un contratto agevolato per studentɜ grazie ad un tavolo di trattative partecipato da componente studentesca, inquilinɜ, proprietari, ESU e Comune. Inoltre dall’anno scorso abbiamo attivato il nuovo “sportello affitti” per orientare e guidare lɜ studentɜ alla ricerca di un alloggio in città. La situazione però è lontana dall’essere risolta.

Essere informatɜ è un primo importante strumento per difenderci, per questo ti consigliamo di rimanere aggiornatə sulla nostra pagina e se stai cercando casa, unisciti al nostro gruppo telegram.

Alloggio pubblico

Per trovare una sistemazione a Padova durante il percorso universitario lɜ studentɜ hanno la possibilità di trovare alloggio nelle residenze universitarie, che possono essere private o dell’ESU, ovvero l’Ente per il diritto allo Studio. Per ottenere un alloggio di questo tipo, bisogna presentare domanda all’Esu di Padova nel mese di agosto, dopo l’uscita del bando, se si soddisfano i requisiti richiesti (per info clicca qui). Per lɜ borsistɜ, l’alloggio è gratuito con una decurtazione minore dalla borsa.

Ci sono però sostanziali problemi in gran parte provocati da anni di disinvestimento sul diritto allo studio regionale, che rende le strutture esistenti fatiscenti e non vede nessuna nuova residenza in più di 20 anni.

Alloggio privato

Fare l’università per moltɜ di noi vuol dire essere anche delɜ “studentɜ fuori sede” e doversi quindi confrontare con l’annoso problema dell’affitto. Dall’anno scorso la situazione è drasticamente peggiorata. L’aumento dei costi dell’affitto è dovuto ad una molteplicità di fattori: le ristrutturazioni con fondi ministeriali che hanno aumentato il valore dell’appartamento; la crescita di domanda; l’assenza di tutele sostanziali.
Oltre a ciò si aggiunge anche il costante problema degli “affitti in nero” che coinvolge un’ampia fetta degli alloggi affittati ad universitarɜ. Abitare una casa senza contratto per noi può rappresentare un grandissimo rischio, in quanto tale situazione ci pone alla mercé delɜ padronɜ di casa. Il principale motivo per cui lə proprietariə evita di stipulare un contratto consiste solitamente nel voler nascondere al fisco i guadagni derivanti dall’affitto, per poter così evitare di pagare le tasse previste. Per superare tale situazione, il Comune di Padova assieme alle associazioni degli inquilinɜ, proprietariɜ e studentɜ ha predisposto dei modelli contrattuali specifici per la comunità studentesca universitaria, incentivandolɜ anche tramite contributi sulle imposte.
La crisi che stiamo vivendo ci ha dimostrato che alcune forme di tutela sono ormai obsolete e devono essere modificate. Studenti Per – UDU Padova lavora ininterrottamente da un anno per crearne di nuove e rafforzare quelle esistenti. Nonostante proviamo a darvi qualche informazione in più sulle forme contrattuali. Per qualsiasi informazione sui contratti standard per studentə, o se avete bisogno di un consiglio tecnico o di assistenza per stipulare e rinnovare un contratto d’affitto, non esitate a contattarci!

Le forme di contratto previste dalla legge:

  1. Il contratto libero
    Questo contratto ha una durata di 4+4 anni. Alla fine del quarto anno lə proprietariə può non rinnovare il contratto se presenta delle valide motivazioni (necessità abitativa, edificio gravemente danneggiato…) mentre l’inquilinə può recedere il contratto in qualsiasi momento comunicandolo alə proprietariə con un preavviso di almeno 6 mesi o minore (2 o 3 mesi) se previsto dal contratto.
  2. Il contratto concordato
    Questo contratto ha una durata di 3+2 anni (o 4+2, o 5+2 etc.). Allo scadere dei primi 3 anni (o 4, o 5…) lə proprietariə può disdire il contratto se presenta delle valide motivazioni; l’inquilinə, anche in questo caso, può recedere in qualsiasi momento con un preavviso di almeno 6 mesi o minore (2 o 3 mesi) se previsto dal contratto.
  3. Il contratto transitorio
    Questo contratto ha una durata massima di 18 mesi ed è previsto per soddisfare esigenze particolari dellɜ inquilinɜ (contratto di lavoro a termine, necessità di assistenza ai familiari…). Queste esigenze devono essere indicate nel contratto in maniera specifica e documentate, nel caso contrario il contratto si trasformerà in un contratto libero della durata di 4+4 anni. Tra le esigenze transitorie non è possibile indicare la frequenza di un corso universitario, per quello esiste l’apposito contratto transitorio per studentə universitarə.
  4. Il contratto transitorio per la popolazione studentesca
    Questo contratto ha una durata che va da 6 fino a un massimo di 36 mesi. Una volta scaduto il contratto, questo si rinnova automaticamente per la medesima durata a meno che l’inquilinə decida di recedere. Il preavviso di recesso deve essere comunicato alə proprietariə tramite lettera raccomandata da inviarsi almeno 3 mesi prima del rilascio dell’appartamento. Lə proprietariə, invece, non può recedere prima della scadenza del contratto.

Alcune forme di contratto sconsigliate

  1. Il contratto è intestato a unə solə studentə anche se nell’abitazione sono presenti altrɜ studentɜ
    Questa tipologia di contratto mette dalla parte del torto lə studentə intestatariə, specialmente se nel contratto non è specificato che nella casa ci saranno altrɜ inquilinɜ, né chi questɜ siano e come paghino l’affitto. Infatti, in questa situazione chi è intestatariə diviene per la Legge un trasgressore, che subaffitta altre stanze a studentɜ. Dunque, la legge se la prende con l’intestatariə anziché col proprietariə di casa, anche perché dai pagamenti potrebbe risultare l’unico soggetto pagante.
  2. Il contratto è intestato a un genitore di unə dellɜ studentɜ che abitano la casa
    Questo tipo di patto può essere facilmente usato dalə proprietariə di casa come arma contro l’inquilinə: infatti si potrebbe accusare il genitore di subaffittare stanze alə figliə e ad altrɜ studentɜ che sono nella casa, e con la minaccia di una sanzione potrebbe spingere lɜ inquilinɜ ad andarsene dall’abitazione.

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